Chiesa di Santa Maria

L’attuale assetto della Basilica è il risultato di contributi architettonici che vanno dal XIII secolo fino al 1863 (rifacimento del Campanile), fino ancora ai restauri dei nostri giorni. Lungi dal creare dissonanze, i diversi apporti stilistici si sono fusi in modo armonico e unitario. All’esterno, interamente realizzato in neri blocchi di pietra lavica, oltre al campanile bicromo che svetta sulla facciata, movimentata da archetti, sculture e rosoni di arenaria, interessanti sono i due portali quattrocenteschi di nord e sud, quest’ultimo con bassorilievi scolpiti, e le absidi merlate, con alla sommità lo stemma marmoreo del paese. All’interno, dove le navate sono scandite da una fuga di nere colonne monolitiche, si ammirano:l’affresco bizantino della Madonna del Pileri, legato alla leggenda sull’origine della chiesa,-la tavoletta «Salvezza di Randazzo» di Girolamo Alibrandi (1470-1524),  le tele:

  • «Dormizione, Assunzione e Incoronazione di Maria Vergine» di Giovanni Caniglia (1548);
  • «Martirio di S. Sebastiano» di Daniele Monteleone (sec.XVII),santa maria madonna;
  • «Martirio di S. Lorenzo» e «Martirio di S.Agata» (Onofrio Gabrieli, sec.XVII);
  • Crocifissione di Van Houmbracken (XVII sec.);
  • una Pentecoste del XVI secolo, già appartenuta alla chiesa dello Spirito Santo;
  • il Battesimo di Gesù, di Francesco Paolo Finocchiaro(1894);
  • sei tele di Giuseppe Velasques (1750-1827): Annunciazione, Assunzione, Incoronazione di Maria V., Martirio di S.Andrea, Martirio dei SS. Filippo e Giacomo, Sacra Famiglia; 
  •  sull’altare maggiore in marmi mischi una Madonna in trono di Pietro Vanni (1866 circa);
  • il Crocifisso scolpito in legno da Frate Umile da Petralia (sec.XVII);
  • il soffitto è affrescato con scene della vita della B.Vergine, di Filippo Tancredi (1682).

 

Chiesa di San Nicolò

La più ampia di Randazzo, risale al secolo XIII, ma ha subito vari rifacimenti: il campanile, mai ultimato per varie traversie, è del ‘700, le absidi del XIII secolo, la facciata tardo-rinascimentale, la cupola ricostruita nel dopoguerra. All’interno, si può ammirare:

  •    la statua marmorea di San Nicola di Bari di Antonello Gagini (1523);
  •    la Custodia del Sacramento sempre dei Gagini;
  •    un Fonte battesimale in arenaria del XIV secolo; 
  •    un Crocifisso dipinto su tavola (XVI sec.);
  •    un trittico di scuola antonelliana con la Madonna tra S.Lucia e S.Agata;
  •    un retablo (XV sec.), raffigurante la Madonna col Bambino, S.Giacomo;
  •    la tela del «Cristo crocigero» di Onofnio Gabriele;
  •    la Trinità di Giuseppe Tomasi (1651);
  •    una Madonna di marmo, gia nella chiesa di S. Domenico.

 

Chiesa San Martino

La costruzione risale al secolo XIII, ma ampliamenti e ristrutturazioni vennero attuati nei secoli successivi, specialmente dopo gli ingenti danni bellici. Superbo e spettacolare il Campanile del Duecento, inalterato, a quattro dadi sovrapposti, dove si succedono, su tre ordini, coppie di finestre bifore e trifore bicrome. Fu definito dal Maganuco «un’espressione musicale, il più bel campanile di Sicilia». La facciata è tardorinascimentale, con un solenne portale al centro. All’interno, dove un recente restauro ha messo a nudo il basalto lavico delle colonne, si notano: 

  • il Fonte battesimale in marmo di Angelo Riccio (1447);
  • il Crocifisso del Matinati (1530), che secondo la leggenda non volle più andarsene da Randazzo;
  • un quadretto con la Pietà del XV sec.;
  • il Ciborio gotico di marmo bianco traforato;
  • un polittico attribuito ad Antonello da Saliba (XV secolo), con la Madonna tra S. Maddalena e S. Marta;
  • una statua Madonna della Misericordia di scuola gaginesca (sec.XVJ);
  • una delicata Madonna delle Grazie in marmo attribuita a Vincenzo Gagini (1535).

 

Chiese minori e Monasteri

Nel suo comprensorio Randazzo un tempo contava 100 chiese. Sulla collina dove ebbe sede il quartiere ebraico, è visibile l’ex Monastero benedettino e la chiesa di SanGiorgio, recentementeacquisito dal Comune, con la sua abside massiccia, la torre slanciata, ed il prospetto su cui si possono ancora ammirare le finestre ed il portale secentesco in pietra lavica.

Chiesa di Maria SS. Annunziata (XIV-XIX sec.) ha un maestoso portale lavico, ed all’interno il pregevole gruppo scultoreo dell’Annunciazione (Scuderi, 1840), che viene portato in processione tutti gli anni, la prima domenica di giugno; due tele di Onofrio Gabriele, e una tavola dipinta con la scena dell’Annunciazione (sec. XVI)

La Chiesa del Collegio S. Basilio (SS. Salvatore) annessa all’istituto dei Salesiani, con la severa facciata neoclassica del Marvuglia (1760-92) e pregevoli tele dell’800 (Patania e altri).

La Chiesa diS.Francesco di Paola adiacente all’Ospedale dei poveri, oggi civile, rifatta dopo la seconda guerra mondiale, la Chiesa dei Cappuccini, collegata al Convento francescano, alla sommità di una lunga scalinata fuori Porta S.Martino, con una Trasfigurazione del 1612 (Lanfranco).

La Chiesa di S. Pietro il cui impianto originario risale forse al XIII secolo, ristrutturata nei sec. XVII-XVIII: oltre a una statua di S. Pietro (1766) ospita quella dell’Addolorata, del ‘700, ed il Crocifisso ligneo del ‘600, che vengono portati in spalla dai devoti durante la suggestiva processione del Venerdì Santo. Nei pressi vi sono i resti del Convento dei Minori Osservanti e della chiesa di S. Maria di Gesù, dove si trovavano le sepolture delle famiglie patrizie. La chiesetta di San Gregorio, un tempo cappella della famiglia Fisauli, di cui è tuttora visibile il tiburio poligonale.

Fuori le mura è la Chiesa del SacroCuore edificata negli anni fra le due guerre, nel quartiere omonimo, di recente espansione urbana e demografica, e la cui facciata, incompiuta, riproduce fiaccamente quella di S. Maria.

Il Santuario di Maria SS. del Carmelo un tempo contiguo al Convento di S. Michele dei Carmelitani, dove visse e operò nel XVI sec. Il Beato Luigi Rabatà, e in cui si venera una statua in marmo della Madonna del Carmine, di scuola gaginesca (XVI sec.).

Lungo la S.S.120, la piccola chiesa del Signoredella PietàXIII-XVI sec. e quella di San Vito (XIIl-XIV sec.) recentemente restaurata.

Nel centro storico, l’ex chiesa di S.Giacomo (XVI sec.) oggi sede della scuola musicale Erasmo Marotta, la Chiesetta di S.Maria della Volta del XIV
sec., restaurata assieme alla Via degli Archi, forse un tempo cappella privata, è un vano rettangolare ad una navata, con due portali a sesto acuto di diversa grandezza, la chiesa di SantaBarbara, con tele del XVII secolo, e infine, nella frazione di Montelaguardia, CristoRe, con sull’altare
maggiore un pregevole pannello di ceramica policroma, raffigurante Cristo Re, ed altre opere dell’artista contemporaneo Nunzio Trazzera..

La chiesa dell’Istituto Santa Giovanna Antida ex monastero benedettino di Santa Caterina, distrutto dai bombardamenti del ‘43 e ricostruito quasi interamente. Sopravvive nella ricostruzione il portale barocco della chiesetta omonima. Annesso all’istituto è ilMuseo di Scienze Naturali..